Riempio il vuoto con le parole
ninfee rosa galleggiano sul Po
in una notte dal cielo nero
il tuo sorriso è la mia luna
ciò che vorrei da te non è l’amore
ma quella luce che mi dà energia.
Poesie di Morgana Suppo
giovedì 22 agosto 2019
lunedì 12 agosto 2019
Vittorio figlio mio
Vedo
la poesia nelle piccole cose
Infinitamente
grande come il mistero dell'universo
Tocco
l'amore quotidiano
Tenero
abbraccio di una mamma imperfetta
Odo
le tue risate nel sonno
Reali
gocce di dorata serenità
Io
trovo in te la mia forza
Oltre
ogni ostacolo, verso la vita
Figlio
mio, sei il mio respiro
Immensamente
aperto sulle finestre del mondo
Gustando
la mia tazza di caffè mattutina
Libero
i pensieri celati nel mio sangue
Immagino
il batticuore di un amore futuro
Odoro
l'aria che sospira nel bosco
Musica
e canti ci donano sincera gioia
Infusa
virtù in assenza di battesimo
Oltre
i pregiudizi, verso la crescita
mercoledì 24 luglio 2019
L'unico antidoto
Salverà ciò che sono
dal non senso quotidiano
con la sua sacralità
affondando in me il suo seme.
Sto bene solo se mi allontano
distaccando la mente dal tempo
poiché il male è la mia condanna
e Poesia è l'unico antidoto.
Dentro i canali di sangue
crescerà in me il suo albero
dissolvendo il grigio vortice
della noia abitudinaria.
Dai miei piedi le sue radici
come serpi nel sottosuolo.
Arti e addome diventano tronco,
le mie sinapsi i suoi rami.
dal non senso quotidiano
con la sua sacralità
affondando in me il suo seme.
Sto bene solo se mi allontano
distaccando la mente dal tempo
poiché il male è la mia condanna
e Poesia è l'unico antidoto.
Dentro i canali di sangue
crescerà in me il suo albero
dissolvendo il grigio vortice
della noia abitudinaria.
Dai miei piedi le sue radici
come serpi nel sottosuolo.
Arti e addome diventano tronco,
le mie sinapsi i suoi rami.
SAKROS
Sacro è il nodo nel mio stomaco
che stringe la carne buia
quando in te la mente annego.
Sacro è l'attimo che palpita
nel desiderio che mi assale
dandomi morte e vita insieme.
Sacra è l'intima complicità
feroce chimera da inseguire
per completarmi nelle tue mani.
che stringe la carne buia
quando in te la mente annego.
Sacro è l'attimo che palpita
nel desiderio che mi assale
dandomi morte e vita insieme.
Sacra è l'intima complicità
feroce chimera da inseguire
per completarmi nelle tue mani.
Sonetto: A Eluana, 25-26 dicembre 2009
Vivrò il tempo che il fato ti ha rubato
quel giorno, all'improvviso, in uno schianto
che portò tenebre e un mare di pianto
e ai tuoi cari rese il cuor disperato.
Un vegetale, lo sguardo sbarrato,
su quel letto ogni tuo sogno si è infranto
e ora qualcuno ti dedica un canto,
dolce orchidea dal corpo anchilosato.
Vivrò i giorni che non potrai mai avere
con la speranza vibrante e sincera
di non sopravvivere al buco nero
che risucchia la vita e il mondo intero:
lo stato permanente che non c'era
prima che la scienza avesse potere.
quel giorno, all'improvviso, in uno schianto
che portò tenebre e un mare di pianto
e ai tuoi cari rese il cuor disperato.
Un vegetale, lo sguardo sbarrato,
su quel letto ogni tuo sogno si è infranto
e ora qualcuno ti dedica un canto,
dolce orchidea dal corpo anchilosato.
Vivrò i giorni che non potrai mai avere
con la speranza vibrante e sincera
di non sopravvivere al buco nero
che risucchia la vita e il mondo intero:
lo stato permanente che non c'era
prima che la scienza avesse potere.
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