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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

L'unico antidoto

Salverà ciò che sono dal non senso quotidiano con la sua sacralità affondando in me il suo seme. Sto bene solo se mi allontano distaccando la mente dal tempo poiché il male è la mia condanna e Poesia è l'unico antidoto. Dentro i canali di sangue crescerà in me il suo albero dissolvendo il grigio vortice della noia abitudinaria. Dai miei piedi le sue radici come serpi nel sottosuolo. Arti e addome diventano tronco, le mie sinapsi i suoi rami.

SAKROS

Sacro è il nodo nel mio stomaco che stringe la carne buia quando in te la mente annego. Sacro è l'attimo che palpita nel desiderio che mi assale dandomi morte e vita insieme. Sacra è l'intima complicità feroce chimera da inseguire per completarmi nelle tue mani.

Sonetto: A Eluana, 25-26 dicembre 2009

Vivrò il tempo che il fato ti ha rubato quel giorno, all'improvviso, in uno schianto che portò tenebre e un mare di pianto e ai tuoi cari rese il cuor disperato. Un vegetale, lo sguardo sbarrato, su quel letto ogni tuo sogno si è infranto e ora qualcuno ti dedica un canto, dolce orchidea dal corpo anchilosato. Vivrò i giorni che non potrai mai avere con la speranza vibrante e sincera di non sopravvivere al buco nero che risucchia la vita e il mondo intero: lo stato permanente che non c'era prima che la scienza avesse potere.